(Bleeker, 1858)
Ordine: Carcharhiniformi Famiglia: Carcharhinidae Genere: Carcharhinus
Lo squalo del Borneo è una specie di squalo molto rara e poco conosciuta della famiglia dei Carcarinidi.
Lo squalo del Borneo ha corpo sottile, muso lungo e appuntito e narici precedute da stretti lembi di pelle. Gli occhi sono piuttosto grandi e circolari, forniti di membrane nittitanti. Sugli angoli della bocca sono presenti corti solchi indistinti e al sopra di essi vi è una serie di pori allargati.
Ci sono 25 – 26 file di denti nella mascella superiore e 23 – 25 file in quella inferiore. I denti superiori hanno un'unica cuspide stretta e obliqua con margini strettamente seghettati e piccole cuspidi sul margine esterno. Quelli inferiori sono simili, ma più sottili e poco seghettati.
Le cinque paia di fessure branchiali sono corte. Le pinne pettorali sono brevi, appuntite e falcate, mentre le pinne pelviche sono piccole e triangolari. La prima pinna dorsale è leggermente più grande e triangolare, con apice smussato e margine posteriore sinuoso; è situata a livello del margine posteriore delle pinne pettorali.
La seconda pinna dorsale è piccola e bassa ed è situata oltre la metà della base della pinna anale. Tra le due pinne dorsali non vi è nessuna cresta. La pinna caudale ha un lobo inferiore ben sviluppato e una prominente tacca ventrale vicino alla punta del lobo superiore. I denticoli dermici sono piccoli e sovrapposti, ognuno con tre creste orizzontali.
Lo squalo del Borneo ha il dorso marrone, più scuro verso l'estremità della prima pinna dorsale e del lobo superiore della pinna caudale, e il ventre bianco. I margini delle pinne pettorali, pelviche ed anali sono più chiari.
Non sappiamo nulla sulle abitudini dello squalo del Borneo.
La maggior parte degli esemplari conosciuti sono stati avvistati nelle acque costiere poco profonde del Borneo. Voci di presunti avvistamenti provengono da Giava, Filippine e Cina meridionale.
La lunghezza massima conosciuta è di 70 cm.
Come gli altri membri della sua famiglia, è viviparo con i feti che vengono nutriti da una connessione placentare. Una femmina registrata conteneva 6 piccoli. I neonati misurano 24 – 28 cm; i maschi maturano verso i 59 cm, e le femmine verso i 61 cm.
Fino a poco tempo fa erano noti solamente cinque esemplari di squalo del Borneo, tutti quanti catturati prima del 1937. Studi successivi sul campo non riscontrarono alcuna presenza della specie nelle acque del Borneo e quindi venne dichiarata estinta, ma nel 2007 i ricercatori dell'Universiti Malaysia Sabah ne riscoprirono alcuni esemplari nelle pescherie del Sabah e del Sarawak.
Lo squalo del Borneo è oggetto di una pesca accanita in tutto il suo areale, soprattutto a causa della crescente richiesta di pinne di squalo, e rimane una specie a elevato rischio di estinzione. L'International Union for Conservation of Nature (IUCN) lo classifica tra le specie in pericolo.
Lo squalo del Borneo venne descritto per la prima volta nel 1858, col nome di Carcharias (Prionodon) borneensis, dall'ittiologo olandese Pieter Bleeker sulla comunicazione scientifica Acta Societatis Regiae Scientiarum Indo-Neêrlandicae. Bleeker basò la sua descrizione su un esemplare maschio immaturo lungo 24 centimetri catturato al largo di Singkawang, nel Borneo. Autori successivi hanno riconosciuto la sua appartenenza al genere Carcharhinus.
Le relazioni evolutive di questa specie sono incerte. Nel 1988 Leonard Compagno lo classificò in un gruppo fenetico informale comprendente lo squalo coda piccola (Carcharhinus porosus), lo squalo macchie nere (Carcharhinus sealei), lo squalo coda macchiata (Carcharhinus sorrah), lo squalo baleniere (Carcharhinus fitzroyensis), lo squalo guancia bianca (Carcharhinus dussumieri), lo squalo naso duro (Carcharhinus macloti) e lo squalo di Pondicherry (Carcharhinus hemiodon).
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Specie del genere Carcharhinus